perchè non leggerlo?

« Older   Newer »
  Share  
Maura B.
view post Posted on 22/6/2010, 12:26




Il miracolo del Bloody Sunday
A 38 anni dalla strage di Derry l’ammissione di colpa inglese ha curato una ferita mai rimarginata
BONO


Uno dei giorni più straordinari nella variegata storia dell’isola d’Irlanda è sorto su entrambi i lati del confine martedì scorso. Il tanto atteso e costoso rapporto Saville - l’indagine durata 12 anni sulla «Domenica di sangue», una giornata da non dimenticare nella politica irlandese - è stato finalmente pubblicato.

Quel giorno, il 30 gennaio 1972, i soldati britannici aprirono il fuoco su una manifestazione in favore dei diritti civili nell’area a maggioranza cattolica del Bogside a Derry, uccidendo 14 manifestanti. Fu una giornata che portò a un nuovo livello il conflitto tra le due comunità dell’Irlanda del Nord, quella nazionalista cattolica e quella protestante unionista. Ogni irlandese che ricorda quel giorno conserva una immagine mentale di Edward Daly, che poi divenne vescovo di Derry, con in mano un fazzoletto macchiato di sangue che cerca coraggiosamente di aiutare i feriti e i moribondi.
È stato il giorno in cui la voce delle forze paramilitari da entrambe le parti in conflitto si è levata più forte, un giorno che ha visto la gente mettersi in fila per abbandonare ogni speranza di pace.

Per lo più giovani, ma anche donne che ne avevano abbastanza dell’impero e ora erano disposti a prendere in considerazione tutti i mezzi necessari - per quanto sgradevoli o violenti - per uscire dall’angolo in cui erano costretti.
È stato il giorno in cui mio padre ha smesso di far passare la nostra famiglia attraverso il confine dell’Ulster, perché, come diceva lui, «quelli del Nord hanno perso la bussola». E noi eravamo una famiglia cattolico-protestante. In contrasto con tutto questo, martedì scorso... una luminosa giornata sul nostro piccolo scoglio nel Nord Atlantico. Le nubi che avevano gravato su di noi per 38 anni sembravano essersi dissolte, la luce vivida della giustizia pareva scacciare le ombre e gli stereotipi del passato. Nessuno si comportava come previsto. Il mondo ha cambiato registro.

Un nuovissimo primo ministro britannico, ancora avvolto nella sua carta da imballaggio, ha detto cose che nessuno aveva immaginato che avrebbe potuto... pronunciare: «A nome del nostro Paese, sono profondamente dispiaciuto». E di più... «Quello che è successo non sarebbe mai, mai dovuto accadere», ha detto il nuovo primo ministro, David Cameron. «Alcuni membri delle nostre forze armate hanno agito in modo sbagliato. Il governo è il responsabile ultimo per la condotta delle forze armate. E per questo, a nome del governo, anzi a nome del nostro Paese, sono profondamente dispiaciuto».

A molti è sembrato inconcepibile che un primo ministro Tory abbia fatto uscire dalla sua bocca simili affermazioni. Inconcepibile anche - prima che pronunciasse quelle parole così attentamente studiate - che sarebbe stato ascoltato da una folla silenziosa riunita in piazza Guildhall a Derry, un luogo che non è famoso per il suo amore verso i leader britannici di qualsiasi sorta e che sarebbe stato applaudito mentre parlava da appositi schermi che in precedenza erano stati usati per trasmettere le immagini dalla Coppa del Mondo.
Non è che 38 anni siano spariti grazie a un discorso di 11 minuti - come sarebbe stato possibile, per quanto eloquenti potessero essere le parole? Ma hanno cambiato e modificato le cose, così come David Cameron, che improvvisamente sembrava il leader che voleva diventare. Da primo ministro a statista.
La gioia era lo stato d’animo prevalente fra la folla. Un gruppo di donne ha cantato «We Shall Overcome». C’era una sorprendente mancanza di rabbia - questa è una comunità che ha passato più di quanto si possa immaginare, che mostra una dignità inimmaginabile. C’era una gioia dignitosa, ben studiata per sottolineare il momento.

Oltre a levare i pugni al cielo e a strappare la prima «indagine» sulla Domenica di sangue - un maldestro tentativo di copertura da parte di un giudice di nome Lord Widgery che ha detto che le truppe britanniche erano state provocate - queste persone hanno ridisegnato il proprio volto rispetto all’immagine usuale: non più labbra serrate e volti impassibili dall’espressione vendicativa ma larghi, spontanei sorrisi, depurati dal livore che il mondo spesso si aspetta da questa geografia.
Derry è una comunità e questi abitanti di Derry sembravano invitati a un matrimonio - formali solo per il tempo necessario, attenti ai loro morti, ma non tutti devoti. Alcuni hanno cominciato a parlare di processi e di azioni penali, ma la maggior parte voleva rinviare quel discorso. Figure che avevo imparato a detestare come benintenzionato studente della non violenza negli Anni 70 e 80 si sono comportate con una grazia che mi ha fatto vergognare del mio sarcasmo.
Per un attimo l’altra vita che Martin McGuinness avrebbe potuto avere gli si leggeva in faccia: comandante dell’Irish Republican Army quel giorno del 1972, la scorsa settimana sembrava il pescatore che è, non il bandito che diventò, un insegnante non un terrorista, un vicepremier di qualità.

Sia McGuinness che Gerry Adams, leader del Sinn Fein sembravano voler evitare deliberatamente ogni espressione conflittuale per cercare di estendere ai morti delle altre comunità la solennità della circostanza. Anche se alcuni unionisti deploravano che i 280 milioni di dollari spesi per l’indagine, commissionata dal primo ministro Tony Blair nel 1998 e guidata da Lord Saville, giudice della corte suprema, non fossero stati usati per migliorare le scuole dell’Irlanda del Nord o per indagare sulle perdite unioniste, la maggior parte di loro ha accettato il verdetto della relazione e cioè che le morti erano «sbagliate» e «ingiustificate». Pastori protestanti hanno parlato di «ferite da guarire» e hanno avuto incontri con le famiglie delle vittime. Guarigione è una parola banale, ma è particolarmente appropriata in questo caso, le ferite non guariscono facilmente se non sono alla luce del sole.

La relazione Saville ha portato apertura e chiarezza - perché nella sua intima essenza ha ridato a tutte le persone coinvolte nella tragedia il loro ruolo. Le vite umane perdute hanno smesso di essere statistiche nei documenti del Foreign Office. Le abbiamo viste al telegiornale... l’ora esatta, il luogo, le cose banali che stavano facendo... William Nash, 19 anni, colpito al petto da distanza ravvicinata, il padre ferito nel tentativo di raggiungerlo... William McKinney, 26 anni, colpito alla schiena mentre soccorreva i feriti... Jim Wray, 22 anni, colpito due volte, la seconda volta con un colpo di fucile alla schiena mentre era steso a terra fuori dalla casa dei nonni. Abbiamo visto le loro facce nelle vecchie fotografie, sorrisi di 38 anni fa... i dettagli comuni delle loro vite comuni e, come lord Saville ha più volte sottolineato, del tutto innocenti.

Non è solo il Diavolo che si manifesta nei dettagli... anche Dio. È la luce del giorno. Anche i soldati sembravano volere la verità. Nel nuovo rapporto, alcuni di loro hanno smentito le dichiarazioni che erano stati costretti a rendere per il rapporto Widgery. Si scorda facilmente che l’esercito britannico era arrivato in Irlanda del Nord ufficialmente per proteggere la minoranza cattolica. Come fanno in fretta a cambiare le cose. In appena un paio d’anni, le scene dei soldati che giocavano a pallone con i ragazzi del luogo o si spartivano un gelato o un flirt sono state sostituite dalle porte sbattute nei raid casa per casa... i protettori erano diventati il nemico... a Derry è accaduto in un attimo.

In effetti ovunque può accadere in un attimo. Se il mondo può trarre lezione da questo pezzo di storia d’Irlanda... per Baghdad... per Kandahar... è questa: le cose fanno presto a cambiare in peggio e sono lente a cambiare in meglio, ma questo è possibile, davvero. Ci vogliono anni di false partenze, dolori e passi indietro e, più tragicamente, molti morti. Ma i visionari e gli audaci e, fatemelo dire, gli eroi da ambo le parti, ci possono riportare al punto in cui il cambiamento non solo diventa di nuovo possibile, ma inevitabile.

2010 The New York Times Syndicate
(Traduzione di Carla Reschia)

 
Top
Neo_reloaded
view post Posted on 17/11/2010, 20:34




"1984" di George Orwell. Angosciante e fantastico, mi ha ricordato l'adorato Kafka. Devo ricavarci qualcosa...
 
Top
marita64
view post Posted on 16/1/2011, 17:54




La donna delle sette fonti di Antonio Diego Manca
E' un libro semplice, un viaggio interiore tra terra e acqua alla ricerca della salute del corpo e dell'anima
racconta la storia di una ragazzina sarda e la sua guarigione scoprendo se stessa, la sua terra, le sue acque e il vero senso della salute e della vita. Lo lessi tanto tempo fa e mi aiutò in un periodo un pò buio facendomi tornare indietro nel tempo e ricordando luoghi che avevo visto e respirato da bambina. Ogni tanto lo rispolvero...
 
Top
Gabry-
view post Posted on 16/1/2011, 19:00




CITAZIONE (Neo_reloaded @ 17/11/2010, 20:34) 
"1984" di George Orwell. Angosciante e fantastico, mi ha ricordato l'adorato Kafka. Devo ricavarci qualcosa...

In realtà ci hanno già ricavato anche troppo........ :cart07:
 
Top
marita64
view post Posted on 19/6/2011, 18:01




Perchè non ascoltarlo???
Audiolibro di Andrea Vitali raccontato da lui, "La signorina Tecla Manzi". Un giallo ambientato negli anni 20/30 a Bellano sul lago di Como, il brigadiere Mannu, sardo, indaga su una misteriosa sparizione di una immagine sacra denunciata dalla signorina Tecla Manzi....il finale è un colpo di scena che interessa direttamente il brigadiere. Trovo fantastica la storia, il modo semplice di raccontare e lui Andra Vitali con la sua voce e il suo accento e qualche parola in sardo, nonchè qualche parolaccia che scaturisce riso e mai volgarità. Mi piace proprio.
 
Top
mariajesus
view post Posted on 3/10/2011, 11:08




Non ho il tempo per leggere tutti i messaggi per cui se cito libri già menzionati non me ne vogliate...
io leggo da quando avevo 4anni e mezzo, mio fratello frequentava la seconda elementare e leggeva Topolino, a me lasciava guardare le figure, ho imparato a leggere ripetendo dietro di lui le vignette!!!!
Adesso ho 146 libri...ma continuo a comprarne di continuo, perchè sono proprio malata di libri!!!!!!
Per non stare qui a citarli tutti e 146 vi riferirò solo la mia Top Ten:
1) Piccole Donne
2) Il giornalino di Gian Burrasca
3) Cuore
4) Odissea
5) I Malavoglia
6) Notre Dame de Paris
7) Il piccolo principe
8) Mille splendidi soli
9) Le metamorfosi (Ovidio)
10)L'evoluzione di Calpurnia
ovviamente la lista non è in ordine di preferenza, ma per come li vedo disposti in libreria, e sono disposti per altezza :)
Ah dimenticavo ho una sezione dedicata al Perù...libri in iglese, spagnolo, italiano sul Perù, gli Incas etc etc...sono nata in Perù per cui ho mezzo cuore rivolto verso il Pacifico!!!!
 
Top
marita64
view post Posted on 4/11/2011, 19:04




Accabadora di Michela Murgia

L'Accabadora era una donna che portava a termine la vita dei malati terminali o che si pensavano così, nella Sardegna antica ma non troppo.
Il racconto non mi sembra molto sciolto però la storia è bella. La figlia adottiva dell' Accabadora scopre il secondo lavoro della mamma, fugge a Torino ma ritorna al suo paese per accudire la mamma inferma dopo un ictus. In tutto quel tempo che le sta accanto la perdona e comprende i motivi che spingevano la mamma ad agire così.
 
Top
view post Posted on 2/4/2012, 19:34
Avatar

Vitto-folle

Group:
Member
Posts:
742
Location:
Lande desolate

Status:


CITAZIONE (Neo_reloaded @ 17/11/2010, 21:34) 
"1984" di George Orwell. Angosciante e fantastico, mi ha ricordato l'adorato Kafka. Devo ricavarci qualcosa...

Mi ha lasciata senza fiato.
Libro che consiglio vivamente.
 
Top
view post Posted on 3/9/2013, 21:47
Avatar

Vitto-folle

Group:
Member
Posts:
742
Location:
Lande desolate

Status:


Ausmerzen di Marco Paolini (bellissimo, davvero, emozionante tanto quanto lo spettacolo)
Fahrenheit 451 di Ray Bradbury (coltivo la mia passione per le distopie :D)
 
Top
ivonne10100
view post Posted on 5/10/2013, 19:51




I libri che consiglierei sarebbero milioni, ma n'è cito solo alcuni:
"I figli di Hurin" di Tolkien e ovviamente "il signore degli anelli" sempre di Tolkien
Tutta la saga di Harry Potter (che non è affatto una saga per bambini)
"Il velo dipinto" di maugham
"Notre-dame de Paris" di Hugo
"Il ragazzo piuma" di Singer
"Orgoglio e pregiudizio" della Austen
"Il cantastorie di Marrakech" non ricordo l'autore
"La battaglia di Tebe" di mahfuz
 
Top
699 replies since 11/2/2004, 18:32   10531 views
  Share