L'inglese...info a casaccio

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shyanneyuu
view post Posted on 30/11/2006, 13:50




Questa mattina ho seguito un seminario sull’inglese ‘scientifico’. E’ venuto un tipo che di mestiere traduce testi scientifici per le riviste inglesi e americane e ha dato alcune informazioni interessanti! Ha fatto una premessa sulla storia della lingua, e di come fino alla famosa invasione Normanna del 1066 l’inglese era di origine tedesca. I nuovi conquistatori però non imposero la loro lingua ma assorbirono quella del luogo, dando origine ad un inglese di origine francese. Questo però avveniva limitatamente per i ceti ‘superiori’, come alla corte, in parlamento, in chiesa, nell’aristocrazia. Il popolo però continuava a parlare l’”inglese-tedesco” come aveva fatto fino a quel momento: questa situazione è andata avanti per 500 anni, con “due lingue parallele”, fino a Sheakespeare. Lui scriveva commedie per il popolo, ed il popolo doveva comprenderlo: fu così che unì in un certo modo le due lingue accorciando le frasi e rendendole molto più semplici, dando le basi per l’inglese moderno. Ecco che l’inglese scientifico mantiene l’origine francese, e si preferisce “error” a “mistake”, “obstinate” a “stubborn”, “to receive” a “to get”, “agriculture” to “farming” etc. ed è il motivo per cui per noi non presenta molte difficoltà leggere una pubblicazione scientifica, essendo più vicina alla nostra lingua.. Per questo motivo se si partecipa ad un incontro internazionale non si avranno problemi (si fa per dire!!!) a comprendere le comunicazioni orali, ma si ha una maggiore difficoltà nelle conversazioni meno formali.
Ci ha spiegato anche come avendo inizialmente a disposizione un numero limitato di vocaboli, per aumentare la possibilità di comunicazione gli inglesi attribuivano più significati ad una stessa parola: ecco che ‘to get’ sta per ‘arrivare’, ‘diventare’ e ‘ottenere’. Aggungendo poi –in –out –off –at –by –over -up etc. ampliarono enormemente la possibilità di comunciazione…per la nostra assoluta disperazione!
Mi è piaciuto tanto tutto questo discorso, ma ho riportato le notizie a casaccio e magari ho pure scritto qualche cavolata. Chi ne sa più di me mi corregga! Comuqnue bellissimo tutto questo discorso!

Ci sono altre due cose che mi hanno divertito. Leggendo una frase ha detto:”publishers” pronunciato con la “u”. Un mio amico gli ha detto che avrebbe giurato che la pronuncia fosse “pablishers” e lui ha specificato che viene da Manchester. Dal tono non era molto contento, comunque ci ha riferito come la pronuncia scelta è stata quella di Oxford, ma che ci sono diverse pronunce corrette e che sono approvate nella lingua inglese e che se solo prendessimo un vocabolario di lingua inglese potremmo trovare accanto ad una parola anche 5, 6 perfno 9 pronunce differenti e tutte ugualmente corrette. La figlia però viene spesso corretta a scuola dall’insegnante di inglese (italiana) per la sua errata pronuncia e lui non sa come comportarsi. Beh, lui ‘pub’ lo pronuncia “Pob”…

Ultima nozione: mentre spiegava alcuni “uncountable”, come “Infromation”, “Research” e “Data” si è imbattuto in “News” e ha spiegato che non derivi da “new”, non è il suo plurale cpome molti pensano, ma deriva dal giornale “The Times” che, quando riportava notizie da tutto il mondo scriveva “North, East, West, South…NEWS”.

Poi è passato alle differenze fra l’inglese scientifico americano e inglese, e lì ho capito che non imparerò MAI a scrivere correttamente...

Shyan :P
 
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NdB-Magik Freiheit
view post Posted on 30/11/2006, 14:39




Quella del Times non la sapevo, me la rivenderò molto presto.

Per quanto concerne le pronunce... in realtà secondo me sono un grande problema nella lingua inglese, che è tanto diffusa quanto diversa. A volte noi facciamo fatica a capire la nostra insegnante di conversazione, che è canadese, perché abbiamo imparato alcuni vocaboli con la pronuncia alla oxford, per in
 
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NdB-Magik Freiheit
view post Posted on 30/11/2006, 16:59




...tenderci.




post spezzato, post fortunato :blink:
 
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Maura B.
view post Posted on 30/11/2006, 19:54




Nei miei X anni di inglese (è meglio che non dica per quanti anni l'ho studiato vista l'indicenza dello stesso) ad un certo punto mi hanno "costretta" in un corso a studiare fonetica.

Erano ... bastardissimi.
Non mi facevano passare alla Conversation se nn passavo il test di fonetica.
Nonostante il liceo linguistico io non avevo mai fatto fonetica e siccome sono una vera capra ho penato come una pazza.
Ricordo che durante una delle conversazioni con l'insegnante ad un certo punto lui mi interrompe per chiedermi con chi avessi studiato e se avevo amici americani.
Mi barcameno nel cercare di spiegargli sempre in inglese che ho avuto due insegnanti diversi
Uno italiano laureato in lingue a Napoli che sembrava un perfetto inglese e con una pronuncia strepitosa che faceva la parte grammaticale
Un canadese di origine francese (lingua madre ovviamente francese) che invece faceva conversazione (un incubo, vi assicuro).
Mi guarda stranito e mi fa: "Strano, pronunci come gli americani della costa, tipo Los Angeles e contemporaneamente parli come un inglese dicendomi "can't" anzichè "chen't" all'americana"
E da li ho capito che non c'è niente da fare io e le lingue, pure quella italiana siamo su due mondi paralleli che non si incontreranno mai.

 
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^Arena^
view post Posted on 1/12/2006, 11:26




come facevi?? O_O A parlare come un'americano della costa se pronunci alla british? Che forte, vorrei sentirti!!!
Io e la mia prof di inglese invece ogni tanto impazziamo e ci mettiamo a parlare in slang hihi.. perchè lei mi dice sempre che ho "ascoltato troppo eminem" dato che ogni tanto (spesso ^^') infilo lo slang anche nelle interrogazioni e lei per farmelo notare inizia a parlare come un gangster di detroit.
Per fortuna che è di chicago e quindi mi capisce.. Ricordo che con l'ex prof che avevo, italiano, laureato non so dove, o si parlava alla british, oppure non capiva proprio niente!! Insopportabile -_-
 
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cnzpsn
view post Posted on 1/12/2006, 14:03




con la mia prof d'inglese che avevo ( 20 anni fa!!! di già?!? ) bastava che miagolassi quattro vocali in croce che mi dava un buon voto. mentre la mia amica, madre lingua, se sbagliava a scrivere anche solo le doppie si beccava la sufficenza...
MAH...
Cinzia che capisce l'inglese, ma si vergogna a parlarlo
 
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Rosie
view post Posted on 2/12/2006, 19:50




Laura che bello il tuo post! Grazie :-)
L'inglese è una lingua che amo, moltissimo, ma queste cose sulle origini non le sapevo. Uno stimolo in più per approfondire ...
 
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riminirimini
view post Posted on 3/12/2006, 10:44




Molto interessante...ecco perchè riuscivo a tradurre gli articoli scientifici, pur non sapendo un acca di inglese (a scuola avevo studiato solo francese), adesso che sto iniziando anche a studiare le regole di pronuncia e di grammatica, mi accorgo che è non tanto semplice come credevo...per fortuna la prof. è perfettamente bilingue (babbo italiano e mamma londinese), e per quanto riguarda la "conversation" parla come gli inglesi di Londra...
piccolo OT: ho scoperto che sia la prof. che le colleghe di corso sono grandi appassionate di musical e hanno visto Vittorio in NDP...potete quindi immaginare gli argomenti dei nostri dialoghi (in inglese... :rolleyes:) :cart05:
 
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view post Posted on 3/12/2006, 10:48
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Vitto-fun

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Bello, così unisci l'utile al dilettevole! :lol:
 
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view post Posted on 3/12/2006, 10:50
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Vitto-fun

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CITAZIONE (cnzpsn @ 1/12/2006, 14:03)
con la mia prof d'inglese che avevo ( 20 anni fa!!! di già?!? ) bastava che miagolassi quattro vocali in croce che mi dava un buon voto. mentre la mia amica, madre lingua, se sbagliava a scrivere anche solo le doppie si beccava la sufficenza...
MAH...
Cinzia che capisce l'inglese, ma si vergogna a parlarlo

Il mio prof di inglese invece firmava la presenza, veniva in aula per dirci "fate i bravi" e poi andava al bar, o ad accompagnare/prendere suo figlio dall'asilo.... :huh:
 
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^Arena^
view post Posted on 3/12/2006, 11:37




CITAZIONE (riminirimini @ 3/12/2006, 10:44)
Molto interessante...ecco perchè riuscivo a tradurre gli articoli scientifici, pur non sapendo un acca di inglese (a scuola avevo studiato solo francese), adesso che sto iniziando anche a studiare le regole di pronuncia e di grammatica, mi accorgo che è non tanto semplice come credevo...per fortuna la prof. è perfettamente bilingue (babbo italiano e mamma londinese), e per quanto riguarda la "conversation" parla come gli inglesi di Londra...
piccolo OT: ho scoperto che sia la prof. che le colleghe di corso sono grandi appassionate di musical e hanno visto Vittorio in NDP...potete quindi immaginare gli argomenti dei nostri dialoghi (in inglese... :rolleyes:) :cart05:

anch'io anch'io anch'io!!!!
Una volta ero rimasta sola al corso di inglese avanzato (si erano fatti trasferire tutti in quello intermedio hihi) e non sapendo di cosa parlare, gli ho chiesto, così, per caso.. :shifty: :shifty: Se conosceva Notre Dame de Paris...e... Il risultato è stato un ora e mezza di conversation in inglese su Vittorio!!! Ahahaah fantastico!! :woot: :woot:
 
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view post Posted on 3/12/2006, 12:09
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Vitto-fun

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Vabbè,vado OT ma pazienza: nei sei mesi in cui ho vissuto in Francia oltre a fare la tesi ho anche seguito in bellissimo corso di francese per studenti erasmus ed una delle materie opzionali era storia della musica,ma,siccome quel corso era di livello avanzato eravamo solo in cinque a farlo.
Alla seconda lezione il prof comincia facendoci ascoltare quella che da loro era ritenuta la canzone del secolo: Belle, di NdP.
Io ovviamente non resisto e mi lancio in un discorso appassionato sul NdP italiano...

La lezione successiva porto il mio cd live in arena e faccio sentire a tutti Bella, nemmeno il prof aveva mai sentito la versione italiana.
Secondo voi su quale dei cantanti saranno caduti gli elogi perchè a paragone era meglio il suo prsonaggio piuttosto dell'interprete francese?
:cart04: :cart04: :cart04:
Non ho mai studiato una lingua straniera in modo così divertente!!!
 
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Splendor
view post Posted on 3/12/2006, 18:39




Questo topic mi fa venire in mente un pomeriggio di molti anni fa.

C'era un tempo terribile con tuoni e fulmini ed io ero chiuso in uno scompartimento del rapido Milano-Trieste (ora si chiama
EuroStar e ci mette un'ora in più). Con me c'erano due giovani americani, uno chiaramente il "marito" ed uno la "moglie".
Improvvisamente il treno si fermò ed il capotreno ci informò che un fulmine aveva tranciato la linea aerea, per cui ci sarebbe
voluto del tempo prima di riprendere il viaggio (allora il capotreno ti informava subito se c'era qualcosa che non andava).
Un po' incerto, spiegai ai mie due compagni di viaggio la situazione (eravamo in viaggio da un'oretta). La "moglie" iniziò a n
fare dei versetti di costernazione con un velo di isteria, il "marito", invece iniziò, dopo averlo (a?) tranquillizzato a parlare con
me.
Dopo qualche tempo cominciai ad essere più spedito nella conversazione (non c'è niente come parlare con uno di
madrelingua per spremerti fuori quel poco che sai), sino a ricevere addirittura i complimenti del mio interlocutore.
Ma la cosa più divertente fu la descrizione "fonetica" delle diverse pronunce del cosiddetto "standard american" fattami
dal "marito" (la "moglie" continuava con i suoi urletti di sconforto) dal New England fino alla California: una esperienza
divertentissima, direi esilarante, perchè il tizio accompagnava alle diverse pronunce le diverse facce ed i diversi atteggiamenti.
Credo che sia stata la "lezione" di pronuncia più divertente e completa che abbia mai avuto.
La nostra forzata sosta è durata quasi tre ore e per tutto il tempo questo divertente personaggio mi ha raccontato dei
diversi costumi, lingue, cibi, vestiti dei cosiddetti americani!
Alla fine tutto si riduce a fare del nostro meglio (noi e l'interlocutore) per capirci; non è difficile, basta un po' di faccia di tolla
e di buona volontà, il resto sono definizioni astratte.

Mauro
 
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view post Posted on 3/12/2006, 18:53
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Vitto-fun

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Mauro, mi fai venire in mente le Giornate Mondiali della Giovnetù. L'anno scorso ero a Colonia. Nella spianata, ammassati sui sacchi a pelo,eravamo circa un milione. Nonostante la stanchezza ho deciso di percorrerla tutta, in lungo ed in largo, per godermi lo spettacolo delle persone in attesa dell'arrivo del Papa. E non cera metro percorso senza un saluto, una presentazione, ovviamente in inglese, lingua universale!
E nonostante l'universale inglese maccheronico capirsi è stato veramente facile!!!
Fine OT.
 
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la_barista
view post Posted on 3/12/2006, 20:33




Bello questo topic!!! Non sapevo tutte quelle cose che ha raccontato Laura. So solo che -per mia fortuna- nella comunità scientifica vige una grandissima tolleranza che permette a tutti di esprimersi in un inglese che può anche rasentare il ridicolo ma senza che nessuno si scandalizzi (tranne forse gli inglesi stessi, ma con loro è facile vendicarsi: in genere non capiscono uno straccio di parola di nessun'altra lingua oltre la loro!)

LaB_scritto LuB :D
 
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29 replies since 30/11/2006, 13:50   423 views
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