Dani64 |
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| E’ una strana sensazione, a volte, ascoltare Vittorio. Strana e bella però. Sono un po’ di anni che lo conosco ormai, e di molte delle domande che gli sono state poste ieri conoscevo già la risposta. Perché in fondo erano le “domande di sempre”, quelle che un po’ tutti gli abbiamo posto a suo tempo, quelle che tutti continueranno a fargli. Eppure… Esiste un eppure. Ho provato per un attimo a mettermi nei panni di chi stava ascoltando Vittorio rispondere per la prima volta e ancora una volta sono rimasta conquistata. Perché è inutile, a lui non si resiste. Non so esattamente cosa sia, ma so che potrei stare ad ascoltarlo per ore, che amo la sua semplicità e la sua sensibilità, l’ironia e la dolcezza, il modo in cui sul suo viso e nei suoi occhi passano le emozioni senza filtro, mai nascoste. Perché quando parla è un po’ come quando canta. Penso a chi lo sta guardando e ascoltando e rimarrà catturato a sua volta… per forza, perché è Vittorio e non potrebbe essere l’Artista immenso che è se non fosse così vero. Non so, forse sto scrivendo cose che, come le domande, sono sempre le stesse. Però, non so voi, io ieri sera mi sono emozionata ancora una volta…
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