Ted Neeley Superstar, al Sistina, Roma

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view post Posted on 27/5/2014, 07:44
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Vittorio Matteucci Admin


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Ho finalmente visto questa versione-anniversario di Jesus Christ Superstar. Anniversario di che? Boh, forse della messa in scena precedente…
Il teatro è il Sistina di Roma, la regia di Massimiliano Piparo.
Tutto, e dico tutto, è basato sulla presenza di Ted Neeley, il Gesù del film di Norman Jewson del 1973.
Su di lui e sul film.
Premetto che adoro questo musical e il film suddetto, conosco tutti i brani, l’ho visto e canticchiato decine di volte.
Dopo tante premesse non so da dove iniziare, forse meglio dall’assente: la regia. O meglio, c’è ma è come se la facesse qualcuno di noi.
Praticamente è una rivisitazione del film: costumi e ambientazioni molto simili, per non dire identici. Addirittura le proiezioni riproducono le rovine presenti nel film, che è stato girato in terrasanta negli anni ’70, e non gli edifici del tempo. Nessuna innovazione, nessuna idea, nessuna originalità. Sì, una scena originale, quella di Erode con le maschere della commedia dell’arte, Pinocchio, due scolaretti e il cubo abecedario con l’interno imbottito. Sforzo inutile, a quel punto tanto valeva scopiazzare anche quello.
Io non sono una persona che cerca l’originalità a tutti i costi, ma in questo caso il didascalico diventa banale e le proiezioni davvero inutili.
Lo spettacolo è tenuto in piedi solo dal cast e, soprattutto dal mito Ted Neeley. Che sia costruito su di lui lo si capisce da tutta la comunicazione, dal marketing, dal merchandising. Non credo sia possibile un tour senza di lui, anche se tecnicamente potrebbe essere sostituito.
Lui è fantastico: che abbia settant’anni si vede e si sente, ma ci mette tutta la sua energia e nei brani clou, tutta la sua potenza. Negli altri, in effetti, si risparmia molto, ma credo sia una scelta scontata.
Parlando degli altri, Paride Acacia, senza nome in cartellone, fa un Hannah perfetto anche se molto didascalico. Ripeto, è uguale a quello del film. Per scelte di copione ha qualche battuta in più poiché il consiglio dei sacerdoti è in effetti un duetto e Hannah canta anche le parti degli altri. Il resto del consiglio è interpretato da specie di figure incappucciate di spalle (?!?).
Shel Shapiro, perfetto visivamente, lo è molto meno vocalmente. Mi è venuto il sospetto che non prenda i bassi di Caifa e spesso sussurra rendendo incomprensibili le battute. Io le sapevo a memoria, ma gli altri? Beh, essendo in inglese molte battute erano comunque incomprensibili ai più. Caifa è stato reso con una gestualità molto ripetitiva, soprattutto nel primo atto, mentre nel secondo, viene introdotta una esclamazione ciclica (tipo Al Pacino in Scent of a woman) che maschera un po’ il fatto che non si sentano i finali di frase. Insomma, mi ha un po’ deluso in effetti, pur se la presenza scenica fa moltissimo.
Pilato-Pau non mi ha detto niente nel primo atto, dove ha reso anonima la bellissima “Il sogno di Pilato”, ma si è rifatto alla grande nel secondo: interpretazione davvero ottima, ironica, dolente, perplessa, incuriosita, come Pilato deve essere. Simona Molinari-Maddalena l’avevo letta dipinta piuttosto male e quindi partivo con aspettative basse. Invece niente male: certo non una personalità prepotente, ma un’interpretazione di tutto rispetto.
Judas, interpretato dal giovanissimo Feysal Bonciani, altro nome non in cartellone, è stato preso, evidentemente, come clone di Carl Anderson. In effetti sembra lui. E’ davvero molto bravo, vocalmente e come interpretazione.
Pietro, Simone e Giuda tutti all’altezza.
La musica dal vivo fa la differenza: avere quelli che suonano lì davanti è tutta un’altra cosa.
Cose assolutamente non belle sono state: la scena dei lebbrosi che non sommergono Gesù, che quindi non ha ragione di ribellarsi; la morte di Giuda che viene inseguito da delle specie di pipistrelli di varie altezze che sono più ridicoli che minacciosi, la confusione di ruoli con i 12 apostoli che dopo l’ultima cena si trasformano (stessi interpreti perfettamente riconoscibili) in folla inferocita dando l’impressione che siano gli stessi apostoli a volere morto Gesù.
Superstar, che merita discorso a parte. Anzi, non descrivo la scena perché chi va a vederlo è giusto che la scopra da solo. A me non è piaciuta, ma non è detto che non debba piacere.
Dopo aver descritto più o meno dettagliatamente alcune parti, dando l’impressione di non aver gradito lo spettacolo, passo alla parte emozione.
Io adoro questo musical, l’ho già scritto, ma lo ripeto. Non avrei mai pensato di poter vedere dal vivo un mito visto solo in dvd. E invece è successo. Anche solo per questo vale la pena andare a vederlo.
Il mito in questione, tra l’altro, è un personaggio curioso: a parte che l’aver interpretato Gesù per 40 anni lo ha reso un po’ bipolare, ama il contatto con il pubblico e non respinge nessuno che abbia voglia di rivolgergli la parola. Anzi, è un gran chiacchierone ed ha anche voglia di parlare e raccontare. Che tipo!
 
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grazia++
view post Posted on 28/5/2014, 13:10




Grazie del bel resoconto, MT! :D
 
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view post Posted on 28/5/2014, 19:08
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Vitto-fun

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Io ho visto lo spettacolo poco più di un mese fa e non mi aspettavo né più né meno di quanto ho visto.
La scena di Erode, ad esempio, mi è piaciuta parecchio.
Su Pilato-Pau la penso esattamente come te, così come la scena di Giuda, in cui non ho trovato tutta la drammaticità che mi sarei aspettata e che avrei voluto.

La musica dal vivo è sicuramente una gran cosa ed è sempre quello che vorrei vedere negli spettacoli musicali. Indubbiamente alza il livello di tutto.

Ted assolutamente favoloso, tanto che ci sono certi momenti in cui ti dimentichi della sua età.

CITAZIONE
Il mito in questione, tra l’altro, è un personaggio curioso: a parte che l’aver interpretato Gesù per 40 anni lo ha reso un po’ bipolare, ama il contatto con il pubblico e non respinge nessuno che abbia voglia di rivolgergli la parola. Anzi, è un gran chiacchierone ed ha anche voglia di parlare e raccontare. Che tipo!

Dalle foto viste sembra che abbia anche voglia di abbracciare! :lol:
 
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view post Posted on 28/5/2014, 21:35
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Vittorio Matteucci Admin


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Direi di sì, cerca molto il contatto fisico. Magari è un furbetto, oppure è un semplice. Non si sa. A me ha chiesto di mettergli la mano sul cuore… Gli ho risposto ok (finché è il cuore…) :D
 
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view post Posted on 28/5/2014, 22:16
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Vitto-fun

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:lol: :lol: :lol:
 
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view post Posted on 7/6/2014, 20:50
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Vittorio Matteucci Admin


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E ieri sera seconda volta. Eravamo già a Roma, riprendevano le repliche, c'era stato anche un cambio cast, si poteva non andare? Noooooo!
Ed infatti sono andata, con ++.
Niente da fare, per me JCS è il massimo, sempre e per sempre. E' il mio preferito, lo conosco bene, vi sono legatissima.
Il Sistina non ha più i megapannelli con gli interpreti, ma due normali grandi locandine. Gli interpreti sono variati, nei ruoli di Caifa e Maddalena ci sono quelli che erano del secondo cast, Pilato lo interpreta quello che faceva Simone e Simone lo interpreta Pietro, che fa entrambi i ruoli.
Lo spettacolo si apre alla stessa maniera, naturalmente, con la presentazione iniziale dei personaggi. Non vi sono più i Negrita sul palco, ma altri elementi nella stessa formazione e sulla stessa pedana rotante che scopre il gruppo dei "cospiratori di morte": Caifa, Hannah, Pilato, Erode e Giuda. Jesus compare sulle note di Superstar come un Statua sacra. Non ho l'impatto dell'altra volta perché ho già ben presente la sua fisionomia. Non penso 'cavolo, è proprio un vecchietto', ma vedo subito il personaggio.
Ho trovato Giuda meno convincente, non so se perché ha fatto una prestazione inferiore o se non essendo più una novità non mi ha stupito più. Ho trovato tutti gli altri interpreti molto bravi vocalmente, compreso Caifa che aveva tutti i bassi che gli competevano, ma sostanzialmente con poca trasmissione di emozione. Bravi, ma con poca anima. Paride Acacia a parte: lui fa davvero una grande interpretazione.
Invece il mito Ted Neeley, contrariamente alla mia prima volta… ha spaccato per tutto il tempo. Forse la settimana di riposo, forse una giornata particolarmente ispirata, ma non si è risparmiato su nulla, ha cantato tutto ai massimi livelli. E il vecchietto è scomparso per far posto ad un gigante che impersonava un dio.
Emozione ai massimi livelli per la voce, la recitazione, l'espressività. Tutta la sua figura emanava la forza che doveva emanare.
Anche nel momento dell'arresto, nelle scene toccanti in cui viene spintonato dalla guardie e portato "da Erode a Pilato", alla compassione per la sofferenza si somma l'ammirazione per la forza. I sentimenti di Pilato diventano quelli dello spettatore, che si trova davanti Gesù percosso e deriso, ma sempre incrollabile. La scena della fustigazione è difficile, sembra quasi di avvertire il dolore. Getsemane, con il palco che porta Jesus a cantare sul pubblico, è un colpo al cuore incredibile. Quando lo spettacolo si ferma per la standing ovation durante il brano, Ted resta concentrato e raccolto per il finale di brano. Riprende da dove aveva lasciato senza farsi minimamente toccare dal tripudio di applausi appena avuti.
Lo spettacolo è, ancora più di prima, solo lui.
Nel finale la tensione si scioglie, c'è la festa dei saluti, il reprise. Ted saluta e benedice, poi saluta e benedice. Come se gli venisse spontaneo benedire, ma poi si ricordasse che non è davvero Gesù e non deve farlo.
La sua disponibilità a fine spettacolo è totale, ancora una volta. Solo, i vigili del fuoco hanno imposto di non tenere la gente nel foyer, ma di far attendere tutti fuori. Dopo che gli ho fatto i complimenti e abbiamo fatto un piccolo palleggio sui meriti della riuscita dello spettacolo, mi chiede se può fare lui una domanda e mi chiede le mie impressioni sulla nuova messa in scena. Non mollerebbe mai, ma c'è molta gente che lo attende e il personaggio della produzione mi fa cenno di tagliare (fa cenno a me, ma è Ted che non molla). Io avevo con me la fotografia dell'altra volta da fargli firmare, ma lui non firma, anzi commenta, chiacchiera, perde tempo. Quando devo andare via e lui ancora non molla la foto gli dico che può tenerla se vuole. E lui mi chiede di firmargliela. Credo di aver capito male ed esito, ma lui ripete e mi passa la penna. OK, non so quello dietro di me che cosa avranno pensato, li avevo di spalle, me io… gli ho dedicato la foto e sono andata via.
Grandissimo Ted, spettacolo nello spettacolo.
Peccato davvero che io debba confermare le impressioni precedenti sulla regia, l'ulteriore abbassamento delle risorse utilizzate, la scarsa personalità del cast. Non so perché, ma hanno confermato anche l'uccisione del brano 'Il sogno di Pilato'. Molto più emozionate Andrea nello stesso brano in Riunione di Compagnia.
Ma questa è un'altra storia.
 
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view post Posted on 7/6/2014, 21:02
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Vitto-fun

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Hai aumentato la mia curiosità ai massimi livelli, non vedo l'ora di tornare a rivederlo anch'io.
E magari stavolta mi fermo per provare a salutare Ted. :)
 
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Dani64
view post Posted on 8/6/2014, 06:59




Grazie, MT. Per me purtroppo era impossibile rimanere a Roma venerdì, ma se lo spettacolo dovesse essere replicato a Milano o Bologna spero davvero di riuscire a vederlo.
 
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Neo_reloaded
view post Posted on 9/6/2014, 20:04




MT... già volevo andare a vederlo... adesso ancora di più. Povero portafoglio.
 
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ManuelaP
view post Posted on 9/6/2014, 22:18




Se arriva a Milano, andrò giusto per abbracciare Ted alla fine!!!
Comunque anche io adoro JCS, e dopo il film, e l'interpretazione di Vittorio che fa Judas io mi aspetto molto! Mi sono viziata! In questo caso terrò le aspettative magari un po' più basse per tutto il resto.... vi saprò dire!
 
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view post Posted on 12/6/2014, 19:21
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Vittorio Matteucci Admin


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CITAZIONE (Neo_reloaded @ 9/6/2014, 21:04) 
Povero portafoglio.

Già... :cry:

CITAZIONE (ManuelaP @ 9/6/2014, 23:18) 
Se arriva a Milano, andrò giusto per abbracciare Ted alla fine!!!

Vai anche per sentirlo cantare! E vederlo in scena :lol:
 
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ManuelaP
view post Posted on 12/6/2014, 22:02




Quello era giusto il secondo punto in ordine di importanza... -_-
 
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view post Posted on 15/6/2014, 23:33
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Vitto-fun

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Eccomi, seconda visione, secondo cast anch'io.
MT ha già detto cose con cui concordo ampiamente. Il cast in generale mi piace, Giuda l'ho trovato più incisivo rispetto la prima volta, ma ammetto che gli apostoli e la Maddalena fatico ad inquadrarli, non mi comunicano un granché. Continuo invece ad amare la scenetta di Erode, non posso farci niente, quello spettacolino è perfetto, nel suo rispecchiare come doveva essere duemila anni fa: grottesco e paradossale allo stato puro.
Continuo a rimanere perplessa sui pipistrelli nella scena con Giuda. Che c'azzeccano? Ok, sono ombre nere terribili, ma proprio li trovo assurdi e non danno maggior drammaticità alla scena.
Essenzialmente Ted è e resta l'anima dello spettacolo e se qualcuno avesse dei dubbi credo che con Gethsemane i dubbi vengano ampiamente vaporizzati. Canta, s'agita, si addolora, chiede perché; le luci e l'attenzione sono tutte per lui, lui che ora la pedana porta a ridosso del pubblico, così da annullare ogni distanza, uomo come noi, che assistiamo alla scena. La standig ovation c'è tutta, anche il pubblico che s'alza in piedi ad applaudire e lui resta lì, chino e concentrato. Che li applausi li senta nonostante l'auricolare non c'è dubbio, ma l'arte della finzione non può e non deve terminare, come giustamente ha scritto sopra MT.
L'entrata di Jesus dal foyer è come sempre un tocco di spettacolo, ma è uno spettacolo nello spettacolo, perché alcune persone lungo il corridoio non si trattengono e allungano le mani per toccargli la veste (sì, come nel famoso brano del vangelo) e qualcuno prova a stringergli le mani... ora, capisco la riverenza e che in questo caso l'abito fa quasi il monaco, ma è così è un tantino esagerato! :lol:

Il divertimento però non termina con l'opera.
Per poter salutare Ted si sono inventati l'idea del numerino da prendere... sì, come al supermercato. Siamo abbastanza fortunelle io e Luisa, e capitiamo giusto dopo poche persone. Ma a quanto pare gli ultimi numeri, mentre scrivo, saranno ancora là al Sistina: secondo le previsioni della sicurezza Ted la domenica si ferma anche fino alle 2 di notte con i fan e le altre serate ha fatto le quattro di mattina senza battere ciglio. Non so a chi dare la medaglia di resistenza, se alle persone che vogliono salutarlo, a lui o alla sicurezza che aspetta solamente lui.
Mi saluta e non mi molla più le mani, mi chiede se è la prima volta che vedo lo spettacolo e gli rispondo di averlo già visto poco più di un mese fa con l'altro cast. Lui allora chiede impressioni e riflessioni... se l'opera è piaciuta più prima o adesso o entrambe. E' stato molto serio nel chiederlo e l'impressione è che ci tenga veramente a conoscere il parere del pubblico.
Poi arriva il bello.
Mi chiede se vivo a Roma e che faccio.
Io mi complico la vita e gli racconto la verità: studio e lavoro ed in cosa è il mio ambito. Non l'avessi mai fatto. :lol: Si fa serissimo di colpo, mi stringe ancora di più le mani e chiede se secondo me io trovo giusto come recita. Come? Chiedo aiuto all'interprete, sicuramente ho capito sbagliato, ma la ragazza traduce la stessa cosa: "pensi che ci sia qualcosa che dovrei cambiare della mia interpretazione?".
Cioè... lui sta chiedendo a me cosa cambierei???? :huh:
Rispondo ovviamente di no e dopo un abbraccio degno di un boa constrictor dedica la sua attenzione a Luisa.
Il resoconto lo farà lei per quel che la riguarda. Io posso solo anticipare una cosa: ho il filmato, ci sono le prove di quanto accadutole. :lol:


Ehm... in realtà avrei voluto rispondere "sì" alla domanda se avrei cambiato qualcosa della sua interpretazione, ma è da considerarsi improponibile e comunque riguarda solo una cosa: i momenti dell'arresto. I soldati romani a parte qualche strattoncino non fanno altro, mentre secondo me sarebbe di maggior impatto se fossero un po' più rudi nei suoi confronti, in tutti i momenti in cui hanno a che fare con lui. Ma, diamine, l'omino da settant'anni suonati, devono per forza andarci piano! :lol:
 
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view post Posted on 16/6/2014, 10:01
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Vittorio Matteucci Admin


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Leggendo te, leggendo altri su facebook, conoscendo i miei incontri, mi chiedo: come fa questo omarino ad essere così convincente in scena e fuori scena?
In scena ti dimentichi della sua età, fuori scena ha una voglia di parlare con la gente e un talento nel far sentire ciascuno speciale (decine di persone speciali ogni sera) che sembra davvero venire da un altro mondo (e non parlo del Texas).
Come fa?

Riguardo a quelli della produzione, credo che vivano un misto di affetto, dovere e riconoscenza: visto il tipo di sicuro gli si sono affezionati, ma in ogni caso lo spettacolo e quindi il loro investimento dipende da lui, quindi se Ted vuole rimanere fino all'alba, si rimane fino all'alba.
 
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view post Posted on 16/6/2014, 10:41
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Vitto-fun

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In scena ti dimentichi della sua età ed è molto più incisivo ora che anni fa.
Perfino nel film il brano Gethsemane non ha la verve che gli ho visto un mese fa e ieri.
L'impressione è che la sua immedesimazione sia totale, anche e soprattutto fuori scena. Ogni persona che entrava da lui nel foyer era guardata come se fosse attesa da tempo... da non crederci.

Su tutto ho una curiosità tecnica, che non è stata risolta ieri. Ha detto che lui si sente molto fortunato ad avere la voce che ha, ma a me piacerebbe sapere quale preparazione usa.

Ho l'impressione che tornerò a rivederlo in settimana, vorrei regalarmi una prima fila. :D
 
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72 replies since 27/5/2014, 07:44   866 views
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