Il titolo è fittizio, per non far arrivare qua chiunque cerchi qualcosa a riguardo di uno in particolare degli interessati, bimbette deliranti in primis....
Per scrivere una cosa giusta, prima la descrizione di come si è svolto lo stage e i due giorni dentro e fuori le lezioni, poi le considerazioni personali, alcune molto personali, e posso scriverle solo qua per non essere magari linciata! E alcune cose non potrò scriverle, quindi per qualche piccola considerazione in più... sapete dove trovarmi, vedete voi!!
Sappiate che mi dilungherò taaaanto, quindi MT se vuoi ti evidenzio i punti focali per leggere solo quelli!
Anzi, vi antipico subito che mi sono dilungata, ho scritto tutto fin nei minimi dettagli, ma ci tenevo, è stato un modo anche per me di rivivere e memorizzare bene tutto quanto.... vedete voi quanto tempo avete!!!
Day 0 – venerdì sera
Sono arrivata a Bazzano verso le 19, decidendo di fare una notte in più per non dovermi svegliare alle 5 il sabato mattina e arrivare già stanca dal viaggio. L'hotel è un 4 stelle, molto bello, occupato praticamente per intero da noi, visto che il giorno dopo saremo una cinquantina. Metto le cose in camera (bella, spaziosa, con un bagno più grande di quello che ho a casa!!) e scendo ad aspettare. Nessuno in particolare, visto che nessuno conoscevo, solo per vedere se riconoscevo qualche faccia o nome letto mille volte su fb; Sara, l'organizzatrice (molto amica di Cristian e anche di Luca) è bresciana come me, lavoro a dieci km dal suo paese (buono a sapersi, per di più stesso paese della Web!). Siamo circa una ventina, ci mettiamo nel giardino sulle panchine in cerchio a presentarci e parlare un po' di noi, cosa facciamo, perchè siamo lì, ecc.. Luca arriverà per le 21 (e incredibilmente è arrivato puntuale!) così intanto si chiacchiera un po'. Quando arriva noi lo aspettiamo nella hall, siamo in pochi quindi ha modo di salutare tutti, per la prima volta l'ho salutato con due baci sulla guancia, mai successo! Non so perchè ho sempre l'impressione che non mi riconosca, cosa abbastanza difficile con tutte le volte che l'ho visto, oppure con me non si sbilancia a far vedere che mi ha riconosciuto, gli starò antipatica?? Boh.. Andiamo a cena “da Luigi” lì vicino assieme a lui, anche se fin da subito viene un po' monopolizzato dalle due/tre persone che lo conoscono bene e hanno più confidenza. Io e altre ragazze ovviamente non eravamo al tavolo “vip”, quindi abbiamo potuto fare conoscenza. C'erano alcune ragazze più giovani (17/18 anni) e altre più grandi, alcune erano le mamme, quindi bella mescolanza di età e punti di vista. Abbiamo raccontato le nostre avventure a teatro, le nostre figure, ognuna con un aneddoto divertente da tirare fuori, e la cosa bella è che non era una gara a chi l'aveva combinata più grossa o a chi aveva visto o salutato Luca più volte; solo uno scambio divertente di situazioni! Raccontavo un po' di cose su Vittorio e le varie trasferte, e praticamente tutte lo adorano quindi erano incredule perchè lo conoscevo, tante di loro non ci hanno mai parlato e mi chiedevano com'è... Se fossi stata un pavone avrei mostrato la mia bella ruota... E' stata davvero una bella serata perchè, essendo in pochi, c'era tranquillità, nessuno ha accerchiato Luca, gli ha chiesto foto o autografi...
Anche perchè a vederlo così, con i pantaloncini corti, la magliettina, il codino, non puoi vedere Mercuzio! E' la cosa più lontana che possa esserci sulla Terra!! Sul palco è stratosferico, ma visto così è troppo “normale” (in apparenza..
) per cadere negli isterismi. Non è nemmeno uno che ti gireresti a guardare per strada (-prima eresia da linciaggio-
).
Comunque, si torna in hotel, lui va in camera sua e non esce più, noi andiamo nel salone dove si svolgerà lo stage e ci mettiamo sulle sedie in cerchio, tipo alcolisti anonimi, a parlare di noi; un ragazzo e una ragazza cantano due canzoni di un musical inedito che hanno fatto (molto simpatico), altri ballano qualcosa. Poi rimaniamo in sei/sette in giardino a chiacchierare, tra cui una ragazza, che credo gestisca una delle pagine di Luca (Margherita o Marghe), che è in confidenza con lui, gli aveva appena dato come regalo un ritratto bellissimo di lui con sua madre, sembrava una fotografia (e a quanto pare il regalo l'ha commosso tantissimo). Lo scorso stage avevano trovato un uccellino piccolissimo lì in giardino, caduto dal nido, e Luca ha detto di andare a prendere un omogenizzato e una siringa, così una signora è partita a prendere tutto, e pian piano hanno fatto mangiare l'uccellino. Luca se l'è portato a casa e ho visto una foto del piccolino che dorme sulla sua pancia, mentre le altre si chiedevano come ha fatto a riuscire a tenerlo in vita! Che tenerezza!!
Verso l'1.30 siamo andati a dormire con un bel temporale in sottofondo...
Day 1 – sabato
Sveglia 8.30
, colazione, alle 10 si comincia. In albergo c'è un gran viavai di gente appena arrivata, scopro di avere una compagna di stanza, 18 anni, di BG.
Entriamo nel salone, io in anticipo sono riuscita a sedermi davanti, gli stagisti stavano spesso seduti davanti a noi o in piedi per esercizi di gruppo.
Tutta la giornata sarà solo con Luca, Cristian arriverà la mattina dopo per un impegno. Ho riso troppo quando Luca nel dirlo fa “Oggi ci sarò solo io, domani farete lezione con Cris..... tian!” Quando si è accorto di averlo chiamato solo Cris, gli è sembrato troppo confidenziale, non lo so, e si è corretto subito!
Per iniziare ha fatto mettere in cerchio gli stagisti. L'esercizio era per aumentare il grado di attenzione e acuire i sensi. Dovevano dire i numeri dall'uno al venti, e poi a ritroso, uno alla volta, a caso, e ogni volta che due persone dicevano lo stesso numero si ricominciava dall'inizio. Ogni volta che uno sbagliava la dizione si ricominciava. Dopo un po' di volte che ci si fermava li ha fatti mettere con le ginocchia leggermente piegate, braccia tese in avanti continuando a chiudere e aprire le mani, per aumentare l'attenzione. Quando si sbagliava che si rideva lui richiamava subito alla serietà, ho capito subito che sarebbe stato molto serio e quasi severo come insegnante, niente cazzeggio, niente chiacchiere, silenzio assoluto.
Secondo esercizio, per entrare nel mood dei pezzi da cantare, ha detto ai ragazzi (3 maschi, trenta femmine) di camminare per la stanza, scegliere un posto, una posizione e fermarsi lì, chiudere gli occhi e immaginare tutto del personaggio: quanti anni ho, come sono vestita, dove sono, al chiuso o all'aperto, perchè mi trovo lì, cosa ho fatto prima, che momento della giornata è, sento degli odori particolari, se sono sull'erba riesco a toccarla, com'è il mio umore, perchè, ecc..... un esercizio di immaginazione molto bello. Lui parlava con un filo di voce aggirandosi tra loro.
Poi ha iniziato a farli cantare. Questo stage era incentrato su RG, molto limitante secondo me, perchè quello che succede è avere 18 Giuliette che cantano il “Veleno”, le altre canzoni erano “l'Odio” e il “Giorno del sì”. Due portavano “S'innamora già” e una bimba “Quando”.
Il livello di preparazione vocale, per il canto, era molto basso (a parte qualcuna). Con Vittorio ho sempre, o quasi, trovato dei cantanti, dilettanti o improvvisati ma con un minimo di preparazione o almeno conoscenza/coscienza del proprio mezzo. Ma con Vitto c'è anche un altro tipo di stagisti che partecipano. Qui il livello di partenza era proprio basso, a parte qualcuno. Ma trovare una bella voce con cui sperimentare una specie di regia ti dà modo di poter lavorare, provare, concentrarti sul tirare fuori le emozioni, lavorare sulle “intenzioni” del brano che si porta. Credo che Luca sia stato molto limitato dal fatto di non avere delle voci con cui poter lavorare più profondamente a livello emotivo. Anche perchè questo, secondo me, non doveva essere considerato come una prima lezione di canto, ma un modo per approfondire come si sta su un palco e come inserire i sentimenti, i gesti e le intenzioni nel canto.
Alcune erano lì come stagiste e mi chiedo (tutti si sono chiesti, sicuramente anche Luca) perchè; una diceva di aver preparato la balia, così l'ha chiamata assieme all'altra che portava “S'innamora già”, per ricreare una scena in cui erano due balie che si incontravano al bar e si raccontavano quella storia. Mentre lui spiegava all'altra cosa fare, cosa pensare, sta tipa continuava a commentare quello che diceva lui, e ad un certo punto lui si gira, palesemente infastidito, e urla “Sta zitta, sto parlando con lei!!!” Io mi sono pietrificata, lei rideva! Poi al suo turno, quando doveva cantare non si ricordava più le parole, faceva finta di tossire, non era sicura di cosa voleva cantare o recitare e lui da lì si è girato verso l'altra e l'ha ignorata per tutto il pezzo. Ma certa gente da dove esce????
Sta tipa poteva venire come uditrice e magari lasciare il posto da stagista a qualcuno che perlomeno avrebbe avuto maggiore interesse e serietà.
Anche il numero degli stagisti non ha aiutato, erano tantissimi! Quindi poco tempo da poter dedicare singolarmente, e così non ha avuto modo di fare qualcosa di davvero approfondito. Anche perchè trenta ragazzi Vittorio li sente a malapena in due giorni pieni, fino al tramonto, loro avevano solo un giorno per farli tutti, visto che erano in due a fare lezione. Come ho detto c'erano una quindicina di ragazze che hanno portato il “Veleno”, e lì, dopo un po', che ti inventi se hai poco tempo? Tempo portato via anche nella pausa. Invece di riprendere alle 2, si è ricominciato alle 3. Un'ora è tanto. Hanno voluto andare al ristorante (io ho mangiato un trancio di pizza al volo in un bar) e lì tra il servizio che magari è lento e loro che chiacchierano, si perde tempo. Per di più alle 18.30 dovevamo liberare il salone perchè dovevano prepararlo per la cena, così a fine giornata mancavano ancora 13 persone a cantare. Luca ha detto che avrebbe chiesto un'ora a Cri....stian.
La cena non è stata in compagnia di L. come era scritto nella mail (io non ho letto nessuna mail, mi sono iscritta tardi, ma tutte le altre lo dicevano), così ci sono state un po' di lamentele e delusioni. Perchè lui è andato a mangiare con un piccolo gruppo dei ragazzi presenti (quelli che lo hanno monopolizzato, come ho detto prima), e nonostante non avessi letto la mail, un po' ci son rimasta; non tanto perchè non c'era lui, ho mangiato lo stesso e l'ho visto dopo, ma per le differenze. Se lui fosse andato per i cavoli suoi era un conto, ma se si organizza una cosa in compagnia, che sia in compagnia, non per pochi privilegiati. Quando si organizzano eventi di questo tipo sono cose da tenere in conto, se lo hai anche stabilito prima, non puoi prenderlo e portarlo via. Mmh, non riesco a spiegarmi bene! Vitto se è in compagnia sta con tutti, gira un po' di qua un po' di là. La prima sera mangia per i fatti suoi? Se ne va a casa, se decide di stare con gli stagisti (di solito l'ultima sera) però resta a mangiare con tutti. C'è da dire poi che Vitto non ha bisogno di guardie del corpo! Luca a quanto pare sì.
Vabbè, dopo cena lui si è seduto nel salottino, con un bicchiere di vino bianco, sempre col solito gruppo (mi sembra di aver capito che sia saturo, pieno e strapieno delle attenzioni che riceve, e cerca di evitarle, di isolarsi con le persone che conosce come sicurezza, o forse solo ha un carattere più chiuso di quanto sembra, non che sia timido o introverso, anzi! ma solo sfuggente, molto riservato. Non gira tra i gruppi di stagisti a salutare o chiedere come va, informarsi in qualche modo, rimane nella sicurezza degli amici. Però in un contesto del genere sai anche di doverti aspettare molte attenzioni... Non sono critiche a Luca, solo riflessioni sugli effetti di una notorietà enorme improvvisa), dicevo... nel salottino... e a un certo punto so solo che hanno dovuto portarlo via dalle attenzioni imbarazzanti della tipa che la mattina non sapeva niente.
Sono andati in un bar in piazza, io ero con un gruppo di ragazze più giovani sempre in albergo a chiacchierare, poi ci mandavano la sms-cronaca di cosa accadeva in piazza, che c'era là altra gente, quindi siamo andate anche noi. Il bar aveva un gazebo fuori, dove erano tutti gli altri, ma non essendoci più posto, e non volendo stare in piedi intorno al tavolo per non opprimerlo più di quanto già non fosse, ci siamo sedute su una panchina lontano dal bar. Lui si è alzato ed è stato per venti minuti al telefono gironzolando da solo nella piazza (forse per respirare un po'?). È tornato, l'hanno accerchiato, noi ci siamo avvicinate perchè piovigginava e stavamo sotto il gazebo ma vicino alla pedana per uscire. Gli hanno chiesto di fare delle foto, alla terza ha detto che le avrebbe fatte il giorno dopo, col sorriso ma con gli occhi veramente stanchi. Quando mi è stato davanti gli ho detto “Buonanotte!” e lui si è girato col sorriso, quando si è reso conto che era una buonanotte e non un facciamolafoto, mi ha risposto “Buonanotte!”, e come fosse stato il segnale per abbandonare la nave si è diretto in fretta in hotel, nella sua camera.
“Leggende” dicono che anche la volta scorsa delle ragazze facessero gli appostamenti davanti alla sua camera casomai fosse uscito! O giravano per l'albergo cercando la sua camera per dirgli sicuramente cose inutili, accarezzamenti di capelli non richiesti, ecc... Alla cena di domenica sera, quando c'ero solo io di “estranea”, sono saltati fuori un po' di nomi (non da lui, che era a un altro tavolo e non ha sentito!), e ho avuto solo conferme delle mie impressioni dalla sola lettura su fb!!
Piccola nota. Una bambina mi si è avvicinata e mi ha chiesto se il venerdì 23 ero in Arena con una piuma in testa (Laura....
), perchè lei era seduta poco dietro di me.... E tante altre mi hanno riconosciuto “Ma tu sei quella dei restauri? Ah sei tu che hai scritto quello? Sei tu di qua, sei tu di là?” E' stato molto bello, tanti nomi che improvvisamente sono diventati dei volti, scoprire che magari ci si conosceva già, scoprire di avere le stesse impressioni su altra gente (su una in particolare, a quanto pare famosissima nel mondo telematico mercuziano, su cui poi ho sentito cose inenarrabili, che ci ha messe tutte d'accordo, grandi e piccole!)... C'è stata una unione molto bella tra di noi, e il fatto di stare tutti nello stesso albergo ha aiutato molto a fare amicizia, anche dopo le lezioni!
Day 2 – domenica
Sveglia sempre 8.30. Scendo a fare colazione, vado al buffet e me lo trovo davanti, io “Buongiorno!” e lui “Ciao!” con una tonalità bassissima, dall'oltretomba! E' vero quando Vitto dice che la mattina appena svegli le corde sono più rilassate e fanno delle note che poi non ti escono più durante la giornata!
Il giorno prima Margherita (una del gruppo organizzazione) aveva detto di essere nel salone alle 9.45, per fare l'esercizio dei numeri come riscaldamento ed essere già pronti alle 10. E' arrivata alle 10.30 passate, intanto che Cristian, appena arrivato, faceva colazione.
Quando è arrivato, è entrato qualcosa di luminoso nella stanza. Ha preso posto su una sedia di fronte a noi, io sempre prima fila
, e ha iniziato a salutare un po' qua e un po' là chi riconosceva. A un certo punto mi ha guardato con un mega sorriso e due fanali azzurri enormi e mi fa “Ciaooo!!!” anche con la mano, come se mi conoscesse già, io l'ho salutato un po' imbarazzata
, poi mi ha chiesto “Come stai? Tutto bene??” alla risposta affermativa mi ha sorriso ancora e ha continuato a salutare.
Fin dalle prime parole ho capito che la giornata sarebbe stata ad un altro livello. Meno severo, ma non meno serio, sempre sorridente, pacato e “aperto” nell'atteggiamento, beh, con dieci anni di esperienze in più.
La giornata era dedicata solo alla recitazione, non al canto, e per non far perdere tempo a lui, Luca si è preso le persone che gli mancavano e le ha portate in un'altra stanza (così gli altri stagisti hanno perso parte della sua lezione, e loro parte di quella di Cristian).
Cris (lo chiamo anch'io abbreviato non per intimità ma per scrivere prima!) ha voluto iniziare subito con le scene recitate, gli esercizi di gruppo li ha fatti alla fine. Alle ragazze “in scena” chiedeva di costruire tutto il loro mondo, l'ambiente in cui erano, per allenare l'immaginazione, perchè vedendo con la mente certe cose, si possono evocare le sensazioni e i sentimenti che quelle cose ci hanno provocato, per poterle usare in scena a nostro favore. Quindi chiedeva alla Giulietta, o Balia, o Donna Capuleti di turno di descrivere la camera, dove era il letto, e la porta, come era fatta, la maniglia, c'erano degli intarsi, dei tappeti, dei profumi, dei rumori? Cercava di analizzare lo stato d'animo in cui si trovano i personaggi prima della scena, cioè ricostruire da dove arrivano. Giulietta che sta aspettando la Balia che torna con le notizie del matrimonio deve essere reduce da un'attesa di tre ore, che in scena si riducono a un minuto; in quel minuto si deve vedere l'esasperazione vera e propria, quindi lui sperimentava questa attesa, anche suggerendo delle situazioni: state aspettando un bus che non arriva, il risultato degli esami, un bus per andare da una persona in fin di vita, per vedere i vari atteggiamenti. Ha tirato fuori tantissimi spunti molto interessanti, lavorando molto a livello psicologico. Diceva di farsi sempre mille domande, ma di non trovare risposte, una domanda deve sempre generare un'altra domanda.
Prima della pausa ha chiesto agli stagisti di scegliersi un compagno per un esercizio che avrebbe fatto dopo: uno doveva scegliere un gesto da fare, un'azione da compiere, mentre l'altro glielo doveva impedire, ma senza l'uso della parola, solo gesti che si potessero ripetere fin quando diceva lui di fermarsi. Questo perchè aveva detto prima quanto importante fosse il linguaggio non verbale, che sul palco l'intenzione si doveva capire anche solo guardando gli attori, dal loro modo di porsi. Facendo recitare alcune ragazze aveva notato, e fatto notare, che prima di parlare si muovevano in un certo modo, con un determinato stato d'animo che però perdevano appena iniziavano a parlare, si fermavano, cambiavano proprio atteggiamento. Da lì ha voluto che preparassero una specie di scenetta muta. I primi due ragazzi (un lui e una lei) sono stati bravi, lei doveva studiare (l'azione) e lui doveva impedirglielo. Cris non li ha interrotti per cinque minuti buoni, quindi lui doveva trovare sempre nuove cose da fare, nuovi stratagemmi per disturbarla, e sono stati molto divertenti!
Poi era il turno di due bimbe (avranno avuto 11 anni), mentre erano in disparte a confabulare su cosa fare, una delle due ha fatto un gesto per spiegare all'altra che la porta le si chiudeva in faccia, e nel vederla ha fatto ridere tutti, compreso Cris. Io quando rido tanto... piango; lacrimo come una fontana, non so perchè ma è così (Gabri che era in parte a me per la Riunione ne sa qualcosa!
). Cris stava spiegando guardandoci, e si è girato verso di me che avevo le lacrime agli occhi, ha continuato a parlare girando lo sguardo un po' qua un po' là, mi ha riguardato mentre mi asciugavo le lacrime con le dita, ha continuato a spiegare. Alla fine della spiegazione si è girato verso di me e mi fa “Va tutto bene?” e io “Sì, stavo ridendo!!” “Ah, ok, allora questo va bene!!”, altro mega sorriso. Io sempre più catturata dalla gentilezza e dall'attenzione di quest'uomo.
(Gli ho fatto anche da reggi-felpa e bottiglietta!!
)
Poi ha ripreso con le scene recitate. In una erano due ragazze che facevano Giulietta e madre, nella scena in cui G. piange per la morte del cugino e la madre va a trovarla. Lui voleva tirare fuori l'aggressività (non fisica) delle due donne, così le faceva parlare continuando a camminare per la stanza a passo molto veloce, continuando a guardarsi negli occhi; poi quando recitavano (che avrebbero dovuto farlo mangiandosi a vicenda) si spegnevano un po', e Cris si girava verso di noi a chiedere “Siete soddisfatti??” “Noooo..” Così ha detto loro che noi eravamo nelle loro mani, stava a loro il fatto che noi uscissimo soddisfatti dal teatro oppure dicendo “Cavolo, io l'avrei fatto meglio! Le avrei dato un cazzotto!” E nel dire così ci ha fatto ridere perchè ha praticamente letto nel pensiero di tutti noi in quel momento! Ogni tanto saltava su a fare qualche scenetta per spiegare cosa intendeva, ed era talmente bravo, o faceva talmente ridere che ci scappava subito l'applauso!
Verso la fine ha fatto fare degli esercizi di gruppo.
All'inizio li ha fatti sedere sparpagliati sul pavimento, gambe incrociate, occhi chiusi, per un esercizio sulla memoria... non ricordo il nome esatto, comunque per allenare la memoria a tirare fuori dai cassettini le immagini, i colori, gli odori ecc, da poter usare per ricreare certe emozioni. Ha detto di immaginare la propria tazza preferita, nei minimi dettagli, di toccarla, annusarla, sollevarla, ogni gesto guidato dalla sua voce... insomma, è stato talmente reale (non ero tra gli stagisti ma l'ho fatto pure io) che alla fine avevamo tutti voglia di qualcosa di caldo!! E' incredibile quanti dettagli ha memorizzato il cervello, che tu non pensi nemmeno di aver mai notato! Questo è stato molto bello!!
Altro esercizio. Li ha fatti mettere in due file parallele, a coppie, una fila in piedi (che erano gli osservatori) e l'altra fila seduti di fronte (che erano gli osservati), dovevano “solo” guardarsi negli occhi, senza distogliere lo sguardo (per me, una delle cose più difficili, specialmente quando si è timidi), in assoluto silenzio. Sono stati così per cinque minuti buoni (che non sono pochi!) mentre lui diceva cosa dovevano fare o pensare, e poi hanno fatto cambio. E nonostante lo sguardo fosse lo stesso, il cambio di posizione ha influito tantissimo sul modo in cui si guardava l'altro o ci si sentiva.
Poi li ha fatti mettere in cerchio, spalla a spalla, ad occhi chiusi, con lui al centro. Faceva una domanda e quando toccava la spalla di qualcuno, questo doveva rispondere. Domande anche molto semplici, ma che fatte all'improvviso a volte spiazzano, tipo
Cosa vuoi fare da grande? -e toccava una spalla, poi un'altra, un'altra ancora... poi cambiava domanda- andando avanti toccava le spalle sempre più velocemente...
Che nome ti piacerebbe avere?
Cosa ami di te?
Cosa cambieresti di te?
Cosa gli diresti?
Cosa ti piace di lui?
Cosa cambieresti di lui?
Cosa ami dell'umanità?
Cosa elimineresti dal mondo?
Il colore che amo è?
…..
Vi assicuro che non tutte le risposte erano banali....
Così si è conclusa la giornata di stage, con un grande applauso per Cristian che è stato davvero bravo, di una genuinità incredibile (e io sono la prima ad essermi stupita, perchè lo vedevo sempre nelle foto con l'aria da stronzetto, invece non ce l'ha nemmeno dal vivo!), ed un insegnante molto competente, pieno di curiosità e amore per il suo lavoro!
Momento saluti, arriva anche Luca per fare foto coi ragazzi. Purtroppo per questioni di tempo non abbiamo fatto la foto di gruppo, perchè tanti erano già andati via per prendere il treno. Luca fa un pò di foto, poi arriva la ragazza sua amica a chiamarlo e lui se ne va (cosa avrà dovuto fare di tanto urgente? Mah..). Rimane Cristian. Parla, bacia, abbraccia tutti, foto, autografi, chiacchiere e chi più ne ha più ne metta! Io mi ero appoggiata al muro lì in parte perchè non avevo fretta di salutarlo, dato che mi fermavo a cena, e aspettavo che lo salutassero quelli che dovevano andare via, praticamente tutti. Lui sta abbracciando una, mi vede e facendo cenno con la mano mi fa “Vieni, vieni!!!” sempre con sto sorriso luminoso. Io mi avvicino pensando “Oddio, chissà cosa vuole...” . Lui finisce di salutare l'altra, si gira verso di me e mi abbraccia!!! Io gli dico (contentissima, ma stranamente non imbarazzata) che avevo aspettato a salutarlo perchè tanto non andavo via subito, e lui “Ma sì, ci si può sempre baciare!!”
E con una mano intorno alle spalle mi ha dato due bacini sulla guancia. Visto che ce l'avevo lì, e pensando di non avere più occasione dopo di avvicinarlo così, gli ho chiesto se avrebbe rifatto Fantasmi a Roma, che mi piacerebbe molto vedere, poi gli ho detto che sarei andata a sentirlo cantare a Schio, che abitavo a Bs quindi ero abbastanza vicino... insomma, abbiamo chiacchierato un paio di minuti, e io non credevo fosse così semplice!!Mi ha messo talmente a mio agio che la timidezza è scomparsa!
Poi sono andati tutti, i pochi rimasti, a cambiarsi. L'appuntamento era per le 20 nella hall, per andare a cena.
Nel parlare fuori, l'organizzatrice fa “Allora, Luca mi ha scritto -Ci vediamo giù alle 8-, e Cris mi ha chiesto a che ore ci si trova.... Ma in due non ne fanno uno??”
Io mi sono seduta nel salottino, c'erano anche altre persone; poi due se ne vanno per i fatti loro, una viene e ne chiama una... poi un'altra arriva e dice ad altre due “Venite con me”... io resto lì, nessuno ha chiamato me nello specifico...
Dopo un po' che sono lì da sola sento delle voci arrivare dalla zona ristorante, cantano, ridono, stappano bottiglie... ho capito che stavano facendo un aperitivo per festeggiare la fine dello stage. Aspetto ancora, vedo Luca passare nel corridoio con in mano il ritratto di sua madre che gli ha fatto la ragazza che ha aiutato a gestire, così penso che sia una cosa privata tra loro, magari doveva dire delle cose personali, che ne so??? Degli stagisti & Co non c'era più nessuno!
Grazie ad alcuni messaggi di incoraggiamento
, mi sono avviata, sono entrata nella sala da pranzo dal fondo, che era in penombra, loro erano dall'altra parte e li ho colti in un momento di delirio mentre si dividevano la torta. Mi sono avvicinata pian piano e c'era Cris di spalle che stava parlando con un signore. Quando si è girato e mi ha visto... mi ha sorriso e mi ha abbracciato!!! Io, non so perchè mi sono commossa, e ho capito che potevo restare.
Dopo avermi abbracciato mi ha chiesto come mai durante la lezione mi fossi messa a piangere (sta cosa gli è rimasta impressa, per ricordarsela dopo otto ore) e io gli ho detto che stavo proprio ridendo, perchè quando rido tanto mi lacrimano gli occhi, e lui s'è messo a ridere e fa “Ahhh, allora va bene!!”.
Visto che eravamo un po' in disparte gli ho fatto i complimenti per la lezione, che era stata molto bella. Lui mi ha ringraziato sempre con un bellissimo sorriso e gli occhi emozionati; gli ho detto che avevo visto tanti, tanti stage con Vittorio,
“Matteucci?” sì sì, lui! Ogni tanto mi dimentico del cognome...
Vittorio è solo lui, ormai lo sanno anche tutti i miei amici!!! Giusto per fargli capire che non ero proprio una novellina a questi stage e per dare un peso ai miei complimenti! Comunque gli ho detto che, anche se io non stavo sul palco ma ero “solo” parte del pubblico, queste cose in un certo senso mi erano molto utili. Perchè ho vergogna della mia ombra, la mia timidezza spesso mi frena tantissimo e il fatto di lavorare sulla respirazione, sulla postura, sul controllo del corpo, delle emozioni, sul guardare negli occhi ecc, mi erano stati utili anche nella vita di tutti i giorni, per poter parlare con gli altri in modo diverso, per pormi in modo diverso... e lui che mi ascoltava, annuiva, e mi ha fatto un bellissimo discorso sul fatto che dobbiamo amare noi stessi prima di tutto. “Hai mangiato la torta? No?? Allora vai a prenderla, anche mangiare una bella fetta di torta vuol dire amare noi stessi!” E sono andata verso il tavolo dove era la torta, ma non sono riuscita a mangiarla, c'era un po' di “traffico”. Erano tutti, tutti, leggermente avvinazzati e hanno iniziato a cantare, anzi, Luca scherzando con finto fare da maestrino iniziava una canzone della Disney e tutti gli andavano dietro; c'erano quattro ragazze che cantavano sotto la sua direzione e lui faceva finta fossero ancora a lezione per correggerle o incitarle. Re Leone, Sirenetta, Bella e la Bestia, poi Miserabili e canzoni a random da altri musical, Rent, Notre Dame, (Tempo delle cattedrali registrato da mandare al Macca!)....
Poi siccome stavamo morendo di fame (erano le nove passate!) si è deciso che Luca e Cris avrebbero dovuto cantare loro un'ultima canzone seria per poi andare a cena.
Luca si auto-incoraggia con un sorso di vino e parte... “Quarantaquattro gatti in fila per sei.....”
“Ma non è seria!!”
Lui con faccia serissima, cantando lentamente “Qua...ran...ta...quattro...gat...ti....”
“Ma nooo, non è drammatica!!” e lui che la ricanta facendo finta di piangere guardando Cris, che intanto ride.
Lui in piedi dietro Cris, che è seduto, si consultano su cosa cantare..
Cris canta Pilate's dream.......
Stica!!! Nonostante nasca come ballerino ha una bella voce!!! Mi piacerebbe tantissimo vederlo in questa parte!! Con Vittorio a fare Judas, e per Jesus... beh, ora c'è Ted, ma anche Luca non scherzerebbe. Sarebbe da infarto!!!
Luca alla fine attacca su suggerimento “Senza lei.... che farei??? Scoppierei....” e fa un acuto che ha sfondato i timpani di tutti i presenti!!!! Anche perchè eravamo a due metri da lui e mi sa che l'ha presa anche più alta dell'originale.... Alla fine si è girato verso la credenza che aveva in parte per vedere se aveva rotto qualche bicchiere!!! Una ragazza lo guarda e fa “Ma tu sul palco non sei microfonato allora!!” E Cris che lo guarda con tanto d'occhi, poi si gira e fa “Portate anche a me dieci prosecchi!!”
(nel senso “Se poi mi esce quella voce!!”)
Così abbiamo potuto andare a cena. Io ero al tavolo con una ragazza e il suo compagno, più due ragazze con genitori, e lì sono saltate fuori cose che voi umani........
Intanto al tavolo dietro canticchiavano, Luca se ne usciva con qualche filastrocca scioglilingua che solo lui riesce a dire, tenevano i ritmo con le mani, si rideva e si scherzava.
A un certo punto stavo guardando Cristian, lui mi vede e mi saluta con la mano, chiedendomi se andava tutto bene.
Poi siamo tornati in hotel, si stavano salutando tutti e Cris fa
“Chi è che va via adesso e non vedo più?” io ho alzato la mano, lui si avvicina e gli dico
“Io vado perchè domani dovrei andare a lavorare... e fare venticinque piani di ponteggio rimbambita non è il caso!”
“No... venticinque piani di ponteggio noooo!” e intanto mi abbraccia...
“Allora ne farò otto in un altro cantiere”
“Fanne otto in un altro cantiere.... Perchè tu di cosa ti occupi?”
“Sono restauratrice..”. Gli si illuminano gli occhi.. “Bellissimo....” e da lì iniziamo a parlare, del fatto che a lui sarebbe piaciuto molto fare archeologia e io “Sììì, io da piccola ho sempre voluto fare l'archeologa dopo aver visto Indiana Jones!!!” e ride. E lui, LUI, inizia a chiedermi del mio lavoro, come funziona, cosa sto facendo adesso, dove, chi paga i lavori, e gli spiego un po' come funziona, mi chiede come si restaurano gli affreschi, gli dico che spesso sotto ce ne sono altri più belli, mi chiede cosa facciamo in questi casi, che è un peccato che vengano coperti e gli spiego un po' di cose.... Quest'uomo ha il potere di mettermi a mio agio. Non una “star” e una fan, ma due persone alla pari che parlano del loro lavoro... e la cosa bella è che è stato lui, tutte le volte, a chiedermi e a interessarsi del mio pensiero!!
Ci salutiamo per l'ultima volta, poi aspetto di salutare Luca, ma riesco a dargli solo due bacini, ringraziarlo e a dirgli che una persona gli mandava i suoi saluti. Lui mi mette decisamente più in soggezione... chissà perchè! Forse perchè mi sembra più riservato e ho paura di dargli fastidio, di disturbarlo... Boh!!!!!
In ogni caso qua finiscono due giorni molto belli, pieni di gente nuova, ma tutti nella stessa barca, tante emozioni, nuovi spunti su cui riflettere, il cuore pieno di buoni sentimenti e un bel sorriso stampato sulla faccia!!!
Se non si fosse capito, straordinariamente colpita da Cristian, che proprio non conoscevo e di cui avevo visto solo fotografie e pochissimi video...lo credevo più “altezzoso”, invece una bellissima persona, di una gentilezza disarmante! Sono contenta di esserci andata!!!
Grazie a chi mi ha convinto!!!
E ora, se avete domande, riflessioni, pensieri da condividere, cose che avete capito da quanto letto... chiedete e vi sarà risposto!!
PS... a Ottobre ci torno, ma solo con Cris....