La famiglia Addams, con Elio e Geppi Cucciari

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Neo_reloaded
view post Posted on 25/1/2015, 16:36




Ieri pomeriggio, insieme a ++, ho assistito a questo spettacolo.

Devo premettere che conoscevo già l'originale americano: debutta nel 2009 con la formula "tryout" (un periodo di preview aperte al pubblico, che poi viene intervistato) a Chicago nella versione che, nel suo complesso, ritengo la migliore realizzata. Qualche mese dopo debutta quindi a Broadway, rimaneggiato secondo il gusto dello spettatore medio, e ci rimane credo qualche anno. Infine, lo spettacolo viene ulteriormente riscritto in favore della versione per il tour americano (e presumo anche internazionale). Inutile dire che di riscrittura in riscrittura la trama si assottiglia sempre di più.
Ovviamente la versione tradotta dall'ottimo Stefano Benni è l'ultima. La più brutta. Ma presumo che le precedenti versioni non siano disponibili per la vendita dei diritti di rappresentazione. Quindi amen.
La traduzione è buona, lineare, addirittura troppo fedele al testo originale: vengono mantenute battute legate al contesto politico americano, che forse non era il caso di tenere. La cosa che mi fa storcere il naso è però l'introduzione di battute legate al NOSTRO contesto politico... insomma, o localizziamo totalmente, o non localizziamo. Bisogna scegliere.
La trama è molto semplice: prendete la famiglia Addams e la piazzate dentro "Il vizietto". Il risultato, sulla carta, può essere esilarante. Il risultato, nelle prime due versioni americane, è stato esilarante.
Insomma, avrete capito che il problema di fondo è il testo, questa "terza versione": i caratteri dei personaggi vengono spolpati fino all'osso, diventano tutti macchiette; l'intreccio diviene banale.
Non aiuta la regia di Giorgio Gallione... il ritmo è completamente assente. Gli attori sembrano lasciati in balia di loro stessi. Gallione è un regista lontano dal musical, e si vede. Soprattutto nella scelta di ridurre all'osso le coreografie, che forse un po' avrebbero salvato lo spettacolo.
Buone, ma inadatte, le scenografie di Fiorato, se non si prendono ad esempio quelle originali.
Terrificanti i costumi di Marras. Qualcosa di inconcepibile. Elio coperto di swarovski. La famiglia Addams è tutto meno che glamour.
La sensazione è di vedere un allestimento imbastito sull'estetica Burtoniana... senza Burton a dirigere. Ma soprattutto, senza che se ne sentisse la necessità.

Gli interpreti: Elio è Elio che fa Gomez, si sforza, risulta un po' forzato, ma simpatico. Geppi è Geppi che fa Geppi... però è vestita da Morticia! ...male.
I comprimari tutti bravi, spicca Lopatriello, che è fisicamente poco Fester, ma estremamente aderente nel gusto e nella vocalità alla controparte americana. Pessimo il ragazzino. Non so quale dei tre.

Un'occasione persa. Se si fosse potuto lavorare sui testi originali e ci si fosse accostati di più all'allestimento americano, forse avremmo avuto uno spettacolo molto, molto, molto più godibile. Peccato.
 
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